Daniela Ciancio è una delle più grandi costumiste italiane. Ha lavorato per il teatro, l’opera, il cinema e la televisione e ha ricevuto il David di Donatello per “Il resto di niente” nel 2005 e per “La grande bellezza” nel 2013. Tra aneddoti irresistibili e suggerimenti progettuali, Daniela ci parla del rapporto tra scenografia e costume, del suo incontro con Bruno Munari, dell’importanza del lavoro di bottega, della trasformazione di Toni Servillo in Giulio Andreotti, di come abbia aiutato Paolo Sorrentino a rendere memorabili i personaggi delle sue feste romane.
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